E' il momento di ripartire all'attacco!
Il Comitato Primo Marzo di Trieste convoca per
un'assemblea per costruire assieme un percorso cittadino.
E' importante la presenza di tutti e tutte, al di la delle singole "situazioni giuridiche" perché la battaglia è comune.
Non ci sentiamo assolti, perché sappiamo di essere tutti coinvolti
Comunicato Stampa
RILANCIAMO LA LOTTA CONTRO LA SANATORIA-TRUFFA E PER I DIRITTI
Grazie alla determinata lotta degli immigrati di Brescia e Milano e a tutti i solidali che si stanno mobilitando in tante altre città, la questione della “sanatoria-truffa” è tornata alla ribalta. In tutta Italia sono migliaia le persone cadute in questa trappola micidiale, colpevoli solo di aver cercato di uscire dalla clandestinità. La posta in gioco non è solo il rilascio dei permessi di soggiorno, ma si inserisce in più ampio contesto di lotte per la conquista dei diritti negati e della dignità.
Dignità e diritti non hanno passaporto né cittadinanza, ed è per questo che la lotta viene condivisa da italiani e stranieri, da regolari e irregolari. Di fronte alla continua erosione dei diritti diventiamo tutti clandestini.
Nell’esprimere la nostra totale solidarietà agli immigrati e antirazzisti in lotta, vittime a Brescia anche della violenza poliziesca, vogliamo ribadire che la questione è tutta politica e che non può essere risolta con qualche concessione caritatevole, magari solo a chi sta sulle gru o sulle torri, ma deve riguardare tutti e tutte.
Anche nella nostra città ci mobiliteremo nelle prossime settimane per far riemergere la questione nei tempi e nei modi che riterremo più utili ed efficaci, per tornare a chiedere a gran voce:
- che vengano conclusi tutti i procedimenti di regolarizzazione ancora aperti, con rilascio del permesso di soggiorno per lavoro o per attesa occupazione;
- che venga estesa immediatamente a tutti gli ambiti lavorativi la possibilità per gli stranieri presenti in Italia e occupati al lavoro irregolarmente di regolarizzare la propria posizione;
- che venga ritirata la circolare del Ministero dell’interno del 17 marzo 2010 che prescrive alle questure di negare la regolarizzazione per coloro che siano stati condannati per inottemperanza all’ordine di espulsione;
- che la possibilità di regolarizzazione non sia preclusa a coloro che hanno ricevuto un precedente decreto di espulsione in area Schengen
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